Nel
giugno del 2009 sono stato con Marcello a ripetere la via Charlet-Simond sulla
parete nord dell’Aiguille du Plan . Non si tratta di una parete che attira
immediatamente l’attenzione, incassata com’è nel piccolo bacino del ghiacciaio
di Blatière. Sullo stesso versante lo sguardo viene attirato dalla parete nord dell’Aiguille du Midi,
decisamente imponente e dalla frastagliata cresta delle Aiguilles de Chamonix.
Il versante settentrionale della Plan misura comunque ben mille metri di
dislivello, selvaggio e racchiuso tra la Dent du Caiman e l’Aiguille des deux Aigles.
Presenta una prima parte rocciosa ed una seconda glaciale , caratterizzata da
un ghiacciaio sospeso.
La
Charlet è un itinerario bello e vario che segue il filo dello
sperone roccioso della parte bassa della parete, aggirando alcuni gendarmi, per
poi superare il ghiacciaio seraccato superiore seguendo la linea di minor
resistenza. Il tratto chiave è rappresentato dal muro di ghiaccio da superare
per prendere piede sul ghiacciao sospeso. Nel 2009 superammo questo tratto, che
presentava un breve muro a ottanta gradi,
abbastanza agevolmente. I muri della parte alta del ghiacciaio li
evitammo poi seguendo una evidente goulotte sulla sinistra. A parer mio si
tratta di una bella linea, difficile ma non esageratamente impegnativa se in
buone condizioni, che si può concludere
rientrando alla Midi seguendo la bellissima
cresta Midi-Plan.