Sergio Deleo - Il Blog

Sergio Deleo - Il Blog

mercoledì 21 ottobre 2015

Aiguille Verte - goulotte Bettembourg - Thivierge - Aprile 2010



 Le montagne più belle del mondo? Una missione impossibile !  la scelta delle cime è molto soggettiva,  legata  a emozioni personali e molti sono gli elenchi  che sono stati stilati.
L'Aiguille Verte, con le sue linee slanciate.ed eleganti,  rientra certamente nella mia lista personale.
Sono stato molte volte su questa montagna, spesso percorrendo gli itinerari che superano la bella e famosa parete nord. Tra questi quello più gettonato in queste ultime stagioni è stato sicuramente la sottile  goulotte Late to say i’m sorry , oltre ovviamente al classicissimo couloir Coutourier. Volevo invece segnalarvi, in questa occasione, il  budello di ghiaccio grigio che si stacca alla sinistra del couloir Coutourier, dopo aver percorso i primi due terzi di quest’ultimo. Si tratta della goulotte Bettembourg- Thivierge  , aperta nel maggio 1975 dalla  forte cordata di guide di Chamonix.















Ho avuto la fortuna di percorrere questo itinerario nell’Aprile 2010  in compagnia di Damiano Barabino. Nella luce metallica della nord questo imponente toboga di ghiaccio risulta in realtà poco visibile. Lo si supera con quattro lunghezze con pendenze intorno agli ottanta gradi,  rese spesso faticose dalla qualità del ghiaccio  duro e poco lavorato dai passaggi. Un ripido pendio di neve porta poi sotto la torre rocciosa  della Grande Rocheuse che si supera con un tiro su terreno misto (non particolarmente difficile ma delicato in caso di neve inconsistente, come mi è successo di trovarlo in alcune occasioni). E anche possibile uscire direttamente al colle tra la Verte e la Rocheuse, con una aerea traversata sotto le rocce di quest’ultima, come facemmo con Damiano nel 2010,  per velocizzare la salita. Si tratta di una variante di uscita dal Coutourier molto estetica ;  un’ ascensione completa e di soddisfazione valutata IV- 4 in ambiente straordinario come  sempre è quello delle nord. L’avvicinamento  dal Grands Montets  è comodo e voloce,  mentre la discesa sul versante opposto, quello del Talèfre,  non è da sottovalutare. In inverno e soprattutto ad inizio primavera la discesa dal couloir Whymper risulta  comunque rapida e meno pericolosa grazie al buon innevamento e alle temperature non troppo elevate. Gli sci sulla schiena in queste salite possono essere piuttosto noiosi ma un volta calzati,  superata la terminale del Whimper ( ovviamente c’è chi lo scende sci ai piedi  ),  possono trasformare un rientro infinito in un’esperienza quasi divertente !
 








                                        
                                            Sul sito potete trovare la relativa galleria fotografica.