Le montagne più belle del mondo?
Una missione impossibile ! la scelta delle cime è molto soggettiva, legata a emozioni personali e molti sono gli elenchi che sono stati stilati.
L'Aiguille Verte, con le sue linee
slanciate.ed eleganti, rientra certamente nella mia lista personale.
Sono stato molte volte su questa
montagna, spesso percorrendo gli itinerari che superano la bella e famosa
parete nord. Tra questi quello più gettonato in queste ultime stagioni è stato
sicuramente la sottile goulotte Late to
say i’m sorry , oltre ovviamente al classicissimo couloir Coutourier. Volevo
invece segnalarvi, in questa occasione, il
budello di ghiaccio grigio che si stacca alla sinistra del couloir
Coutourier, dopo aver percorso i primi due terzi di quest’ultimo. Si tratta della
goulotte Bettembourg- Thivierge , aperta
nel maggio 1975 dalla forte cordata di
guide di Chamonix.
Ho avuto la fortuna di percorrere
questo itinerario nell’Aprile 2010 in
compagnia di Damiano Barabino. Nella luce metallica della nord questo imponente
toboga di ghiaccio risulta in realtà poco visibile. Lo si supera con quattro
lunghezze con pendenze intorno agli ottanta gradi, rese spesso faticose dalla qualità del
ghiaccio duro e poco lavorato dai
passaggi. Un ripido pendio di neve porta poi sotto la torre rocciosa della Grande Rocheuse che si supera con un
tiro su terreno misto (non particolarmente difficile ma delicato in caso di
neve inconsistente, come mi è successo di trovarlo in alcune occasioni). E
anche possibile uscire direttamente al colle tra la Verte e la Rocheuse, con una aerea
traversata sotto le rocce di quest’ultima, come facemmo con Damiano nel
2010, per velocizzare la salita. Si
tratta di una variante di uscita dal Coutourier molto estetica ; un’ ascensione completa e di soddisfazione
valutata IV- 4 in
ambiente straordinario come sempre è
quello delle nord. L’avvicinamento dal
Grands Montets è comodo e voloce, mentre la discesa sul versante opposto,
quello del Talèfre, non è da
sottovalutare. In inverno e soprattutto ad inizio primavera la discesa dal
couloir Whymper risulta comunque rapida
e meno pericolosa grazie al buon innevamento e alle temperature non troppo
elevate. Gli sci sulla schiena in queste salite possono essere piuttosto noiosi
ma un volta calzati, superata la
terminale del Whimper ( ovviamente c’è chi lo scende sci ai piedi ),
possono trasformare un rientro infinito in un’esperienza quasi
divertente !