Sergio Deleo - Il Blog

Sergio Deleo - Il Blog

sabato 3 settembre 2016

Monte Bianco versante Brenva - Le Réveil de l'ours - estate 2009



 
Qualche giorno fa, scendendo da Introd,  ero come sempre assorto nel guardare il Monte Bianco. Anche quest’anno, in pochi giorni,  il caldo torrido dell’anticiclone africano ha purtroppo rovinato le condizioni dell’alta montagna, almeno per quello che riguarda i grandi itinerari di misto. Sul versante Brenva ad inizio estate del 2009 ho aperto, con Marcello Sanguineti, un itinerario che credo interessante e del quale vi do qualche dettaglio. La linea in questione, da noi battezzata “ Le Réveil de L’ours “,  segue il lato destro dello Sperone della Brenva alternando tratti di terreno misto a brevi risalti rocciosi. Ne risulta un itinerario di poco più difficile dello Sperone ma un pò più vario. L’attacco, come per la variante Gussfeldt è purtroppo sotto il tiro di una barra di seracchi ed impone quindi una certa velocità nell’ascensione. Del resto quando si varcano le porte di questo angolo selvaggio del Monte Bianco è bene essere in pace con i propri angeli custodi…..Segue poi una zone di facili goulottes che porta al pendio mediano. Il salto roccioso successivo si supera con una bella lunghezza in un evidente diedro, tra lame di granito e lingue di ghiaccio. Ancora un ripido pendio con vista sulle grandi cornici del colle della Brenva e ci si trova alla base del “Picciolo”, il salto roccioso sul quale si arriva anche dalla via classica e dal quale si entra nel muro di seracchi finale. Si supera il Picciolo con una breve lunghezza rocciosa e ci ricongiunge allo Sperone della Brenva (800m 5+ 75°).

  








A noi questo itinerario è piaciuto, a me poi, che l’avevo studiato e disegnato mentalmente su molte immagini, ha dato ovviamente molta soddisfazione. Che annata il 2009,  nel cercare di ricostruire la salita mi sono ritrovato con gli altri appunti di quella fantastica stagione alpinistica:  Colton e Ginat alle Droites, via degli Inglesi sul versante Nant Blanc dell’Aiguille Verte, Integrale di Peuterey al Bianco,  Gervasutti al Picco Gugliermina,  Gervasutti alla Est delle Jorasses,  Gervasutti e Fourastier all’Ailefroide, De Amicis al Cervino. Devo dire che a volte mi sento stanco e penso  “ va bè, dopo quasi quarant’anni di alpinismo ci sta “   forse però non sono i tanto i molti  anni di attività a pesare quanto piuttosto gli effetti di quelle poche super stagioni e delle grandi battaglie combattute!










Nel sito trovate la relativa galleria fotografica