Tra le vie di questa
estate, caratterizzata da molte fasi di tempo bello e stabile, ricordo con
piacere particolare la salita alla parete est del Gran Paradiso. Raggiungere i
Bivacchi Pol e Grappein , posti in fondo alla Valnontey e circondati dal
ghiacciaio della Tribolazione, è già di fatto una gita lunga e appagante.
L’impegno fisico è notevole e la parte finale è di fatto di carattere
alpinistico. Da questo incredibile nido d’aquile, la linea di ascensione
risale il ghiacciaio, passando ai piedi
della Punta di Ceresole e della Cresta Gastaldi, supera poi la terminale e
l’evidente scivolo nevoso che porta sulla cresta poco a nord della vetta.
Non
si tratta certo di una via particolarmente impegnativa ed è infatti
classificata AD+, si sviluppa però in
uno degli ambienti più belli e selvaggi del gruppo del Gran Paradiso, lontano
dalle folle di alpinisti provenienti dai
rifugi Vittorio Emanuele e Chabod. Alcuni anni fa ero salito con Valerio da
questo versante per ripetere quella che
è stata per molti anni l’antica via
Normale da Cogne, passando dal colle dell’Ape, a monte della Cresta Gastaldi e
risalendo al Passo Vaccarone per poi seguire la parte finale della normale
dalla Valsavarenche. Per molto tempo ho poi pensato di collegare l’ascensione
alla est ad un impegnativo Tour del Gran Paradiso, progetto senz’altro
fattibile e molto interessate. Inverni e primavere sono trascorsi, tante ,
tantissime le gite effettuate ma, aimè , non sono mai riuscito ad organizzare
il famoso Tour . Così questa estate, approfittando di un momento freddo seguito ad un violento episodio di mal tempo, ho deciso di
mettere fine all’attesa e a metà Luglio sono salito ai Bivacchi con
l’inossidabile Daniela. Ad aiutarmi nella decisione sono state in realtà anche
le belle immagini della parete avute gentilmente da “ Chicca “ , che in un post di
Gulliver descriveva la propria gita al Gran Paradiso dal Passo Vaccarone.
Abbiamo quindi trascorso un piacevole pomeriggio al bivacco Pol, ad osservare
il variare delle luci sul gruppo del Gran San Pietro, sulla Becca di Gay e la
Testa di Valnontey, mentre ci concedevamo la meritata merenda.
Il mattino
successivo, risalito il plateau superiore del ghiacciaio della Tribolazione
praticamente privo di crepacci e “scandagliata” la crepaccia terminale, ben
superabile al centro parete, abbiamo rapidamente risalito la est e raggiunto la
vetta. Buon rigelo e neve trasformata, meteo ottima , vento debole. Insomma
un’ascensione senza storia o, al
contrario, una bellissima giornata in montagna con un’amica con cui condividere
le stesse emozioni, in un luogo selvaggio e al contempo su una delle montagne più frequentate delle
Alpi. Per quello che mi riguarda,ora le classiche sugli scivoli nevosi o glaciali
del gruppo del Gran Paradiso sono terminate, adesso mi tocca inventarmi
qualcosa…..Un ringraziamento a simpatico Fabrizio Sardanapoli che ha condiviso con noi la serata al bivacco e che ha scattato la bella foto della parete che apre il post. Nel sito la relativa galleria fotografica.