Mercoledì, approfittando di queste
belle giornate di inizio autunno, sono stato con Valerio all’Aiguille Dibona
nel massiccio degli Ecrins. Ero stato ad arrampicare su questa celebre e
spettacolare guglia di granito oltre vent’anni fa e mi ero ripromesso di
tornarci. Mercoledì mattina siamo quindi saliti in circa due ore al rifugio
Soreiller posto al piede della parete sud-est (possibilità di prendere acqua
dopo circa un’ora, quando si attraversa più volte il torrente. In questa
stagione, non è invece facile trovare acqua nei pressi del rifugio, almeno
nelle prime ore del giorno). Il sole arriva ai piedi della parete alle nove e
mezza, leggermente prima sulle placche della via dei Savoyards. Noi abbiamo
ripetuto la Via Madier e la face sud directe.
Si tratta di una bella
combinazione di itinerari che segue appunto la Madier , poi le cannelures Stofer
ed infine l’uscita Livanos, ma sono possibili molte altre varianti. Granito
ottimo e buona chiodatura; sono infatti presenti alcuni spit e vecchi chiodi,
ma è comunque utile integrare. A questo proposito sono stato contento di aver
portato il friend numero uno (rosso) C3 della BD che sembra fatto apposta per
“un rovescio” nella difficile uscita verso destra dal diedrone iniziale. Lo schizzo
presente su Camptocamp e
quello di “Tutto in Libera” sono entrambi validi, anche se differiscono
leggermente nella parte alta dell’itinerario. Il rifugio credo sia stato
ampliato e migliorato. Sicuramente offre ora un ottimo locale invernale grande
e luminoso nel quale abbiamo atteso l’arrivo del sole. Dopo il fine settimana
del 25 settembre in dolomiti (del quale vi scriverò a breve), ancora una
giornata spaziale, questa volta nel magnifico e selvaggio gruppo degli Ecrins.
Nel sito la relativa galleria fotografica.
Nel sito la relativa galleria fotografica.