Per il momento le grandi pareti
sembrano ancora molto secche, complici sicuramente l’estate e l’autunno 2015
esageratamente caldi e con scarse precipitazioni. Nel febbraio del 2011, in un
inverno in questo senso più fortunato,
ho avuto il piacere di ripetere con Michel la via Richard Cranium
Memorial sulla nord delle Droites. Credo che questa linea
si possa considerare come una delle più
facili per superare questa mitica parete. Le classiche Ginat e Lagarde (sulla parete nord-est) mi sono
infatti sembrate maggiormente sostenute
nei pendii di neve e ghiaccio e con tiri in goulotte e misto più impegnativi.
L’itinerario in questione, certamente
vario ed interessante, si trova
all’estrema destra della parete e risulta essere tra i primi a poter essere raggiunto dalle funivie. Le
goulotte partono, inoltre, abbastanza alte dal grande pendio del Col des Droites, quindi l’ascensione può essere
effettuata in tempi relativamente rapidi. Con Michel nel 2011 attaccammo molto
tardi; si trattò in realtà di un ripiego dalla goulotte dei Cecoslovacchi che andammo ad
attaccare ma alla quale rinunciammo quasi immediatamente, viste le condizioni
meno buone del previsto.
Sulla Richard
C. Memorial trovammo invece condizioni ottime con neve sul pendio
iniziale e
ghiaccio polistirene sulle lunghezze tecniche. La parte terminale della
parete, costituita da terreno misto e affrontata all’imbrunire, ci
richiese una certa
attenzione. Decidemmo poi per un fantastico bivacco in vetta (il secondo
dopo
quello del dicembre 2009 dopo la Colton-Brooks), visto che avevamo con
noi
tutto il materiale necessario e che il buio era ormai imminente.
Probabilmente nell’occasione
“rilanciammo” un po’ questo itinerario, almeno a giudicare dal numero di
ripetizioni che seguirono negli anni successivi. Ultima annotazione: la
discesa
risulta comunque delicata. Una serie di doppie diagonali porta dai
gendarmi
della cresta di vetta al canale di discesa della Ginat, sul versante
Talèfre.
Noi trovammo degli ancoraggi molto precari che rinforzammo per quanto
possibile. Friends piccoli e medi, qualche chiodo da roccia e qualche
cordino
sono quindi certamente consigliabili. Nel sito la relativa gallerie
fotografica.