Primi
giorni di Novembre e ultimi giorni di apertura della funivia dell’Aiguille du
Midi . Con Marco ci concediamo due belle giornate nel Bianco per riprendere
sensibilità con gli attrezzi da ghiaccio. Le Temps est Assassin al Triangle du
Tacul , la nostra prima meta, si trova una cinquantina di metri a sinistra
della famosa Goulotte Chèré e di poco a destra della linea della Goulotte des
Allemands. Risaliamo una serie di diedri ingombri di ghiaccio, molto estetici.
Le difficoltà non sono mai estreme ma spesso alcuni tratti necessitano di
movimenti delicati e non banali. Su questo itinerario piuttosto e purtroppo
breve ma molto interessante, le soste sono già attrezzate e sui tiri si trova
qualche chiodo. Con l’aiuto di una bella
e ben assortita serie di friends (fino
al tre BD) riusciamo a proteggerci abbastanza bene e a superare con piacere e
soddisfazione alcune lunghezze entusiasmanti. Una volta raggiunti i pendii
nevosi della parte alta del Triangle ci spostiamo a destra con una traversata
ascendente sino ad incrociare il toboga della Chèré , dalla quale ridiscendiamo
alla base con poche doppie.
Il giorno successivo, dopo una fredda nottata
all’Abri Simond, sfruttiamo il vantaggio di poter partire prima delle cordate
in arrivo con la funivia. Scendiamo in doppia dalla passerella con le brevi e
super gettonate goulotte tutte per noi,
seguendo poi la linea del Le Vent du Dragon , decisamente più fornita
della vicina Profit-Perroux. Nuovamente una serie di estetiche lunghezze ci
riempie la mattinata che poi concludiamo seguendo la classicissima cresta Des
Cosmiques sino alla terrazza dell’Aiguille du Midi . Come spesso succede a noi alpinisti, scavalchiamo il parapetto e superiamo la
terrazza come extraterrestri tra gli sguardi stupiti dei turisti per terminare una volta di più le nostre fatiche
all’interno delle cabine della funivia.