Sergio Deleo - Il Blog

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mercoledì 17 settembre 2014

Grand Pilier d' Angle - autunno 2007 e 2010



 

La nord delle Grandes Jorasses è certamente in ottime condizioni ma sono molte altre le pareti di misto  che, dopo un estate così fredda e piovosa, si presentano tappezzate da ghiaccio e neve. Tra queste la Nord del Grand Pilier d’Angle mi ha sempre affascinato, con lo scudo rosso di Divine Providence a sinistra e gli impressionanti seracchi della Poire a destra. Sono stato su questa parete due volte negli anni passati, con Luciano e Giolli per ripetere la Cecchinel (in rosso) e con Marcello per la Bouchard (arancio). In entrambe le occasioni nella parte alta abbiamo proseguito lungo le evidenti goulottes della Vallinçant. Le difficoltà dei due itinerari sono simili ed intorno al TD+. La Cecchinel presenta però una lunghezza più difficile rispetto alla Bouchard .

  Il tiro in questione è quello che collega l’evidente rampa, piegata verso sinistra, ai pendii centrali superiori. Probabilmente con poco ghiaccio questo tratto si presenta particolarmente impegnativo ma anche più protetto o proteggibile su roccia.

Durante la nostra ripetizione dell’autunno 2007 Luciano aveva invece brillantemente superato un ripido salto di neve/ghiaccio con arrampicata delicata e protezioni, come spesso succede in questi casi, alquanto aleatorie.



  
Il goulottone della Vallinçant presenta anch’esso dei tratti ripidi ma è generalmente in ghiaccio buono per le viti. L‘avvicinamento alla parete si fa bene partendo dal bivacco della Fourche, ma, così facendo,  si è costretti ad effettuare al buio le doppie del col Moore (quest’anno magari si scende per pendio di neve). Noi avevamo scelto di bivaccare dopo questo tratto, prima di attraversare il ghiacciaio.
















Per quello che riguarda la discesa è molto importante tenere presente che “bisogna prima Salire”. Le vie di questo versante non terminano  infatti con la vetta del Grand Pilier d’Angle ma è necessario proseguire lungo la Cresta di Peuterey  fino in vetta al Bianco. Insomma,  una grande  parete per grandi  avventure nel cuore del Monte Bianco. (Nel sito sono presenti le relative gallerie fotografiche)