Abbiamo dovuto attendere fino a Settembre per poter avere
qualche giornata estiva. Dopo le
frequenti nevicate degli ultimi mesi le pareti di misto si presentano tutte in
buone o ottime condizioni. Personalmente
temo ancora le temperature troppo alte e le conseguenti cadute di pietre
ma non ho saputo resistere alla voglia di riprendere gli automatismi del terreno “alta montagna” dopo un estate
passata a ripetere itinerari
esclusivamente rocciosi . Così, La settimana scorsa, dopo aver cercato
inutilmente di organizzarmi per una delle belle pareti del Vallese,
mi sono ritrovato anche io
sull’affollata parete nord delle Grandes Jorasses .
Con Fabien ci siamo diretti alla piccola MacIntyre, sul lato sinistro della nord che sembrava essere in ottime condizioni. La linea da noi seguita rappresenta un itinerario non troppo difficile, posto in un quadro eccezionale, che ben si presta a testare il proprio stato di allenamento in vista di progetti più ambiziosi. Nel tratto centrale abbiamo trovato un po’ di ghiaccio spaccoso e neve inconsistente portata dal vento mentre la parte alta era in polistirene e neve dura. Siamo riusciti a piazzare qualche friend nelle rocce a destra delle goulottes ma nel complesso la parete che sostiene lo scivolo del Linceul è molto compatta. Raggiunta la Cresta Des Hirondelles è possibile continuare verso la vetta delle Jorasses (Soluzione che rende l’itinerario molto interessante e ben più impegnativo), oppure ridiscendere, come abbiamo fatto noi, lungo l’itinerario di salita grazie ad una lunga serie di doppie su Abalakov già preparate e in buono stato ma poste quasi sempre oltre i sessanta metri.
Nel complesso si tratta certamente di un bell’itinerario, con uno sviluppo non indifferente e che probabilmente risulta sminuito dalla grandiosità delle altre vie tracciate su questa magica parete. Il ghiacciaio era in buone condizioni, prestare comunque attenzione ai crepacci presenti nella parte alta e alle cadute di pietre provenienti dal Linceul . La parete sta infatti risentendo del rialzo termico dell’inizio mese , soprattutto nella parte bassa. La prossima fase fredda potrebbe però teoricamente portare a condizioni ancora migliori con neve e ghiaccio più compatti.
Con Fabien ci siamo diretti alla piccola MacIntyre, sul lato sinistro della nord che sembrava essere in ottime condizioni. La linea da noi seguita rappresenta un itinerario non troppo difficile, posto in un quadro eccezionale, che ben si presta a testare il proprio stato di allenamento in vista di progetti più ambiziosi. Nel tratto centrale abbiamo trovato un po’ di ghiaccio spaccoso e neve inconsistente portata dal vento mentre la parte alta era in polistirene e neve dura. Siamo riusciti a piazzare qualche friend nelle rocce a destra delle goulottes ma nel complesso la parete che sostiene lo scivolo del Linceul è molto compatta. Raggiunta la Cresta Des Hirondelles è possibile continuare verso la vetta delle Jorasses (Soluzione che rende l’itinerario molto interessante e ben più impegnativo), oppure ridiscendere, come abbiamo fatto noi, lungo l’itinerario di salita grazie ad una lunga serie di doppie su Abalakov già preparate e in buono stato ma poste quasi sempre oltre i sessanta metri.
Nel complesso si tratta certamente di un bell’itinerario, con uno sviluppo non indifferente e che probabilmente risulta sminuito dalla grandiosità delle altre vie tracciate su questa magica parete. Il ghiacciaio era in buone condizioni, prestare comunque attenzione ai crepacci presenti nella parte alta e alle cadute di pietre provenienti dal Linceul . La parete sta infatti risentendo del rialzo termico dell’inizio mese , soprattutto nella parte bassa. La prossima fase fredda potrebbe però teoricamente portare a condizioni ancora migliori con neve e ghiaccio più compatti.