Sergio Deleo - Il Blog

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martedì 8 luglio 2014

Monte Disgrazia parete Nord



Visto che l’estate stenta a decollare ne approfitto per darvi  qualche notizia sulla salita  fatta ,in compagnia di Davide , il 21 e 22 Giugno alla nord del Disgrazia in Val Malenco. Era da tempo che volevo andare a vedere questa parete, considerata come  una delle più interessanti tra quelle glaciali delle Alpi centro orientali. Le altre nord generalmente citate in questo senso sono quelle dell’Ortles, del Gran Zebrù, del Piz roseg e del Piz Palù e storicamente anche quella del  Grossglockner , probabilmente meno tecnica e della quale si sente poco parlare.  Mi sentirei  poi di aggiungere a questo elenco l’imponente nord dell’Adamello, almeno in veste invernale. 


Tornando al Disgrazia,le condizioni da noi incontrate nell’occasione sono state ottime.
Pendii di neve per scendere dalla sella dopo il bivacco Oggioni al piede della parete; passaggio della terminale comoda tutto a destra ; primo  pendio in neve ; goulotte non difficile in ghiaccio buono ; secondo pendio in neve (ghiaccio non lontano proprio prima di uscire in cresta) , 


discesa in doppia dal bivacco sotto la vetta con doppie “nuove” da 25 metri che piegano verso la Corda Molla .Non abbiamo però  trovato l’ultima, sul salto roccioso che precede le terminali e ne abbiamo quindi  attrezzate due : la prima con cordone ad un becco roccioso sul  “filo”   di uno  speronino che si protende verso il ghiacciaio , la seconda utillizzando due chiodi posti 15 metri più in basso sul lato destro scendendo. E possibile scendere dall'ultima sosta attrezzata anche a sinistra dello speronino, ad un blocco con cordoni,  ma con una doppia da 25 m noi saremmo finiti nel mezzo di una serie di terminali sfondose.













 Abbiamo poi ridisceso il ghiacciaio nel centro e con un semicerchio destra sinistra all’altezza del cambio di pendenza ci siamo ricongiunti alla traccia di salita per i bivacchi . Probabilmente con il tempo variabile e relativamente fresco di queste settimane le condizioni potrebbero non essere cambiate in modo significativo. E possibile che al rifugio Porro  abbiano idea delle condizioni attuali. Un fine settimana molto piacevole su di una  parete non enorme come altre ma certamente selvaggia e isolata e che offre, tra l’altro, parecchie altre linee di goulotte  sulle diverse faccie di questo versante. Autunno inoltrato o inverno, un paio di sci ai piedi , ora che abbiamo le idee più chiare sulla zona perché non farci un altro giretto… ?