Ancora una pazza settimana estiva con piogge forti e neve poco oltre i
2000 metri. Ma infondo noi alpinisti ci stiamo abituando alle bizzarrie
climatiche di questi anni. I primi giorni di Giugno ,caratterizzati al
contrario da un caldo africano sono stato con Davide in Dolomiti, nel gruppo
delle Pale di San Martino, una delle zone
delle Dolomiti con la roccia migliore. Alcune vette inoltre superano di poco i
duemila metri e quindi si prestano anche visite tardo primaverili o
autunnali (Credo si possa dire lo stesso
per alcune vette del gruppo del Civetta , delle Dolomiti di Zoldo o delle Pale di San Lucano).
Con
Davide abbiamo scelto la Pala del Rifugio,il Dente del Rifugio e la punta della
Disperazione in val Canali ,sopra al rifugio Treviso che si raggiunge in meno
di un ora dalla macchina.. Si tratta appunto di montagne particolarmente basse oltre che interessanti e quindi meno condizionate
dall’inverno molto nevoso appena
trascorso. Alla Pala del Rifugio abbiamo ripetuto una delle grandi classiche
della zona, lo spigolo Castiglioni
Detassis.
Esposizione nord Ovest ; mezzoretta di avvicinamento ; arrampicata particolarmente bella soprattutto nella seconda parte di questa via lunga circa 700 m ; difficoltà intorno al quinto con il tiro più impegnativo nel diedro camino che porta alla prima spalla (tiro lungo e sostenuto) ; discesa "dolomitica" lunga e per cenge esposte e detritiche verso il passo delle Mughe o in alternativa in doppia a Sud, dalla cresta di collegamento con il Sass dell’Ortiga. La neve ancora presente sulle cenge ci ha costretto a questa seconda soluzione ma si tratta di un opzione sicuramente sconsigliabile perchè molto esposta alle cadute di pietre. Al Dente del Rifugio abbiamo ripetuto la bella linea della fessura Franceschini poi concatenata con la Timillero Secco alla punta della Disperazione.
Anche queste ultime presentano roccia ottima e difficoltà intorno al quinto per la prima e quarto per la seconda con discese rapide in doppia e qualche tratto attrezzato(circa 500 m di dislivello unendo le due vie). Abbiamo anche ripetuto la via Chiarastella al dente del Rifugio che presenta un tratto centrale molto bello e sostenuto .
Sconsiglio però i primi due tiri insidiosi e non belli tra le teppe. Alla base del muro interessante si arriva bene spostandosi di poco a destra dallo spigolo Franceschini . Dente e Disperazione non presentano certo grandi pareti ma si prestano bene alle mezze giornate e a "prendere le misure" con l'arrampicata mai banale di queste montagne. Certamente da tenere presenti per una prossima visita le linee eleganti offerte dal Sass dell’Ortiga. Ottima accoglienza al rifugio per questa prima tre giorni dolomitica dell’anno.
Fessura Francescini al Dente del Rifugio |
Spigolo Castiglioni alla Pala del Rif. |
Esposizione nord Ovest ; mezzoretta di avvicinamento ; arrampicata particolarmente bella soprattutto nella seconda parte di questa via lunga circa 700 m ; difficoltà intorno al quinto con il tiro più impegnativo nel diedro camino che porta alla prima spalla (tiro lungo e sostenuto) ; discesa "dolomitica" lunga e per cenge esposte e detritiche verso il passo delle Mughe o in alternativa in doppia a Sud, dalla cresta di collegamento con il Sass dell’Ortiga. La neve ancora presente sulle cenge ci ha costretto a questa seconda soluzione ma si tratta di un opzione sicuramente sconsigliabile perchè molto esposta alle cadute di pietre. Al Dente del Rifugio abbiamo ripetuto la bella linea della fessura Franceschini poi concatenata con la Timillero Secco alla punta della Disperazione.
tiri centrali dello spigolo Castiglioni |
Anche queste ultime presentano roccia ottima e difficoltà intorno al quinto per la prima e quarto per la seconda con discese rapide in doppia e qualche tratto attrezzato(circa 500 m di dislivello unendo le due vie). Abbiamo anche ripetuto la via Chiarastella al dente del Rifugio che presenta un tratto centrale molto bello e sostenuto .
Fessura Franceschini al Dente del Rifugio |
Sconsiglio però i primi due tiri insidiosi e non belli tra le teppe. Alla base del muro interessante si arriva bene spostandosi di poco a destra dallo spigolo Franceschini . Dente e Disperazione non presentano certo grandi pareti ma si prestano bene alle mezze giornate e a "prendere le misure" con l'arrampicata mai banale di queste montagne. Certamente da tenere presenti per una prossima visita le linee eleganti offerte dal Sass dell’Ortiga. Ottima accoglienza al rifugio per questa prima tre giorni dolomitica dell’anno.
A sinistra il classico spigolo del Sass dell'Ortiga |